Stress, distress, risposte efficaci
- grafica047
- 20 dic 2022
- Tempo di lettura: 2 min

Nell’articolo precedente abbiamo parlato di stress breve/acuto, Stress medio
Stress lungo, sottolineando la necessità di intervenire in manera significativa.
Ogni tipo di stress ha una gestione diversa.
“Phisiological Sigh”
In caso di stress acuto interveniamo in maniera diretta sul primo elemento che si modifica: il respiro.
La tecnica “Phisiological Sigh” (sospiro fisiologico) permette di calmare in modo meccanico il corpo e la mente, che al contrario si agita ancora di più quando ci diciamo di calmarci. Uno studio dell’Università di Stanford ha tradotto in uno strumento pratico quello che facciamo per allentare la tensione, in modo naturale, quando si piange: due inspirazioni ed una espirazione.
Quindi appena percepiamo di essere entrati in stress ci focalizziamo sul respiro e facciamo due inspirazioni con il naso ed una esalazione lunga con la bocca per 2/4 volte, così da recuperare lucidità e valutare l’azione migliore da compiere.
l’attività fisica
Dal momento che ci saranno sempre questioni, lavori, compiti, impegni che ci mettono a dura prova, per imparare a gestire lo stress a medio termine è necessario imparare a stare comodi nella scomodità così da saper rilassare la mente quando il corpo è attivato al 100%. Ad esempio l’attività fisica è uno strumento formidabile in questo senso soprattutto quando impariamo a silenziare quella voce che dice di mollare al primissimo segnale di fatica.
O ancora possiamo intervenire su un altro elemento che si altera: la vista. Dal momento che per sopravvivere il corpo attiva una visione a tunnel, possiamo consapevolmente sforzarci di recuperare la vista a 180° guardandoci intorno senza muovere la testa.
Step by step
Recuperare in un periodo di stress a lungo termine richiede un impegno maggiore perchè ci sono più elementi compromessi ed il livello di energia potrebbe essere molto basso, ma un passo alla volta è possibile ristabilire l’equilibrio. Qui entrano in gioco abitudini e comportamenti sia utili ad uscire da un periodo difficile che ad evitare di cascarci. Come detto l’esercizio costante è un buon punto di partenza, unito ad un sonno regolare (esistono tecniche per favorire un ritmo circadiano ottimale), una dieta varia e nutriente così come delle nutrienti relazioni interpersonali. Sì, perchè per combattere quella tachichinina che ci fa sentire ancora più soli, paranoici e spaventati, servono relazioni amicali, romantiche ed anche con i nostri amici a quattro zampe. Tutto contribuisce alla produzione di serotonina ed endorfine che ci aiutano a provare fiducia, gratitudine ed un generale senso di benessere. A questo possiamo aggiungere esercizi mirati a focalizzarci sul positivo e qualche minuto di meditazione quotidiana che ci insegna a vivere il momento presente e ad individuare quello spazio tra stimolo esterno e risposta esterna che determina la qualità della nostra vita.




Commenti