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RITROVARSI IN NATURA: RADICARSI NEL PRESENTE, ONORARE IL PASSATO E SBILANCIARSI NEL FUTURO 

  • Immagine del redattore: Valeria Casella
    Valeria Casella
  • 10 apr
  • Tempo di lettura: 3 min

UN POMERIGGIO SPESO TRA ALBERI E MEDITAZIONI PER RISCOPRIRE LA BELLEZZA DEL TEMPO PRESENTE. 




Un incantevole venerdì pomeriggio di inizio aprile è la cornice perfetta per l’evento “Ritrovarsi in Natura”, organizzato da Psi Studio in occasione della settimana del cervello.

 

Cielo blu, sole caldo e un vento leggero accolgono i partecipanti nel primo verde del Parco Alto Milanese di Busto Arsizio. Tempo di fare l’appello e siamo pronti per partire in questa immersione nel parco, nei sensi e nel tempo presente. 


Un libro, lasciato da chissà chi su una panchina del parco, attira la nostra attenzione: “Dall’amore all’amare” di Osho. La scritta fatta a pennarello blu “un dono sulla panchina per te” è il giusto invito per aprire, senza pensarci troppo, il libro e leggere le prime righe che l’occhio coglie. Parlano di libertà le pagine che mi trovo di fronte e lascio che queste parole possano essere le mie compagne del pomeriggio, al pari del canto degli uccellini e dei profumi della primavera.


Anna si riserva di leggere uno stralcio del libro al termine della passeggiata. 

Estrae un mazzo di carte simboliche dallo zaino. Le carte vengono disposte faccia in giù sul tavolo. Ogni partecipante, seguendo l’istinto, ne pesca una e condivide ciò che l’immagine evoca e come questo sentito possa essere la guida spirituale per questa esperienza in natura. 


Anna guida il gruppo, disposto in cerchio, in un primo esercizio di radicamento che permette ai partecipanti di trovare quella stabilità, quella connessione con la Terra che troppo spesso dimentichiamo, persi nella frenesia quotidiana, nel traffico, nel cemento. 


Si parte. 


Un ritmo lento scandisce i primi passi nel bosco e il silenzio permette di apprezzare i suoni della natura: fruscii, foglie mosse dal vento, i salti di uno scoiattolo sulle foglie secche, qualche cane che abbaia. 


Trovato un angolo all’ombra, è il momento di attivare i sensi grazie ad un’induzione immaginativa, ad occhi chiusi, che muove l’anima e lo spirito dal passato, al presente, al futuro. Ricordarsi delle nostre radici, onorare le sfide del passato, ringraziare quel tempo che non c’è più e che riecheggia ancora nel presente per raccogliere le parti che oggi ci rendono le persone uniche che siamo.




Unicità, questa, fatta di fallimenti e successi, vittorie e sconfitte, stagioni rigogliose e stagioni aride che donano resilienza e capacità di affrontare il futuro. 


È solo grazie alle radici che affondano nel passato, qualunque sia, che oggi possiamo ergerci fieri nonostante il vento o la tempesta e, incuranti della rigidità dell’inverno, rifiorire ogni primavera. Il significato di ritrovarsi in natura è anche questo: radicarsi nel presente, onorare il passato e sbilanciarsi nel futuro. La natura, in questo senso, è il luogo migliore per osservare la capacità di adattarsi di piante e animali, la forza di volontà nel trovare la strada verso la luce e come tutto sia interconnesso e perfetto così com’è. 


Induzione immaginativa guidata
Induzione immaginativa guidata


L’ultima parte della camminata ha un passo più veloce per sperimentare i benefici dell’adrenalina nel corpo e della dopamina nel cervello, senza tralasciare la serotonina prodotta dalla relazione e dalle chiacchiere con i compagni del pomeriggio. 


Il libro ci aspetta proprio lì dove lo abbiamo lasciato e, come promesso, Anna lo apre e legge quello che la casualità ci regala: due pagine sulla paura. E chi non ne ha? Osho ci racconta che la paura ci tiene in vita e sono gli sciocchi non ne hanno.  


Sai cos’è il bello della paura?  


È che ti permette di avere coraggio. 


Il coraggio di portare la psicoterapia fuori dalle mura dello studio. 


Il coraggio di partecipare con degli estranei ad una passeggiata in natura. 


Il coraggio di vivere il momento presente, lasciando andare il passato e camminando con passo leggero e sicuro verso il futuro. 


Il coraggio di condividere le proprie sensazioni con questi estranei, lasciando cadere la maschera sociale. 


Il coraggio di chiedere aiuto. 


Il coraggio di essere liberi. 



Personalmente, la paura mi accompagna molto più spesso di quanto desidererei e quando mi sento sopraffatta, mi affido alla natura, come in questo venerdì pomeriggio di primavera. 

Tra gli obiettivi e i desideri di Psi Studio c’è quello di ripetere eventi come questo “Ritrovarsi in Natura” per stimolare, creare e consolidare non solo la relazione tra paziente e professionista della relazione d’aiuto, ma soprattutto per ritrovare l’essenza relazionale dell’essere umano. 


Grazie a tutti i partecipanti, abbiamo ricevuto da ognuno di voi molto di più di quello che abbiamo dato.  

 

A cura di     

Valeria Casella        

Life Coach, Counselor & Content Writer      

      

Per informazioni       

    

Anna Farinato        

347 3551446       

e mail: annafarinato@libero.it         

    

Francesca Farinato        

349 0066077        

 

 
 
 

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