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SONO FELICE QUANDO...SONO BLU! 

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  • 16 nov 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

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“Sarò felice quando....” 

Quando avrai una macchina nuova?

Quando avrai uno stipendio più alto?

Quando avrai perso peso?

Quando sarai in vacanza? 


“Quando sarò felice?”  Ti sei mai posto questa domanda? 


Diversi ricercatori lo hanno fatto ed hanno stabilito che la felicità nella nostra vita è a forma di U, dove il primo picco si raggiunge a circa 20 anni ed il secondo dai 55 in poi, mentre il punto più basso è tra i 40 ed i 50 anni. Quali sono i fattori che determinano questa correlazione tra età e felicità? Certamente è impossibile fare un discorso valido per chiunque e lo studio di David Blanchflower ci fornisce dei dati generali che comunque spiegano bene l’andamento.  


0-30 ANNI 

Questa fascia è caratterizzata da novità e speranza, tutto è nuovo e le energie fisiche per sperimentare sono al massimo. Le responsabilità sono ridotte e tutto ciò che ci è richiesto è semplicemente vivere le esperienze che ci si presentano davanti. 


30-40 ANNI 

Questa è la fase della costruzione della stabilità, delle responsabilità e della realizzazione personale. Tutto questo porta con sé un carico di preoccupazioni ed aspettative notevoli ed il loro peso aumenta via via con gli anni. 


40-50 ANNI 

Ecco la fase del resoconto: ho ottenuto quello che volevo? Sono stato all’altezza delle aspettative? Il punto più basso della U lo si tocca proprio in questa decade, nello specifico – dicono gli studi – a 47 anni ed è il momento in cui si tirano le somme delle scelte fatte negli anni passati. 


50 E OLTRE 

Una volta toccato il fondo non possiamo far altro che risalire ed ecco che a 55 anni si incontra il secondo picco di felicità come in una specie di rinascita. Le preoccupazioni iniziano a diminuire, così come le responsabilità: ad esempio i figli sono ormai grandi ed autonomi ed ecco che ci si ritaglia del tempo per interessi ed hobby, fondamentali per il benessere. 

 

Come detto in apertura questi non sono dati assoluti e vanno tenute in considerazione molte variabili sia personali che ambientali, ma sono comunque risultati attendibili da cui possiamo partire per poter essere parte attiva nella costruzione della nostra felicità.  

Esiste un modello per essere felici? Esistono linee guida che permettono di “controllare” i fattori che possono moltiplicare il nostro stato di benessere? Pare di sì e questo modello è colorato di blu

Dan Buettner, scrittore e collaboratore del New York Times, ci spiega nel documentario Netflix Blue Zones come è possibile vivere a lungo in salute e felici seguendo uno stile di vita semplice e genuino

 

COSA SONO LE ZONE BLU 

Ci sono delle zone al mondo in cui l’aspettativa di vita è molto più alta che negli altri paesi e sono:  

Ikaria (Grecia) 

Okinawa (Giappone) 

Nicoya (Costa Rica) 

Sardegna (Italia) 

Loma Linda (Stati Uniti) 

 

In tutte queste zone, definite appunto Blue Zones, le persone hanno lo stesso stile di vita con piccole variazioni determinate dalle tradizioni specifiche del loro paese e sono sane e felici.  


Cosa fanno di tanto speciale? 

Si muovono in modo naturale, cioè camminano, fanno lavori manuali e coltivano il proprio orto, da cui prendono il cibo che cucinano. Si nutrono quindi in base al ritmo della natura mangiando alimenti ricchi di macronutrienti e poveri di calorie e, soprattutto non esagerano a tavola. “Hara Hachi Bu” dicono ad Okinawa, tradotto come “non mangiare più dell’80% di quello che ci sta nella tua pancia”. Passano del tempo di qualità sia in famiglia, sia con gli amici e sono parte attiva della comunità dove vivono fornendosi sostegno reciproco.  

E’ interessante notare come in ognuna di queste zone ogni persona sappia quale è il proprio posto nel mondo, ha uno scopo ed una direzione e crede in qualcosa di superiore, quindi vive la vita anche in modo spirituale oltre che pratico.  

Ecco dove possiamo incrociare i dati delle ricerche sulla felicità con il modo di vivere degli abitanti delle zone blu: il significato. A 47 anni, in quella famosa depressione della curva, ci chiediamo se abbiamo avuto tutto quello che volevamo, come se la felicità dipendesse davvero da quel “quando avrò, quando sarò..”, mentre a quanto pare possiamo essere felici fin da giovani e per molti molti anni se prendiamo come modello lo stile di vita delle zone blu. 


Forse ti stai chiedendo se sei soddisfatto, se sei felice, se sei realizzato e se la risposta è no è ragionevole chiedersi come è possibile intervenire su grigie abitudini consolidate per colorarle un po’ di azzurro e poi di blu. Iniziare un percorso di conoscenza di te stesso può essere il primo passo e la guida di un professionista nella relazione d’aiuto può portarti a scoprire le tue capacità e a potenziarle per rendere più breve possibile quella discesa nella curva ad U della felicità. A volte quello che fa la differenza è un piccolo e all’apparenza insignificante dettaglio blu e Psi Studio offre servizi mirati per fare la differenza. 


Per informazioni


Psi-Studio 

Psicologia, Psicoterapia, Mediazione Familiare e Neurofeedback Dinamico 

21052 Busto Arsizio, via San Gregorio 4  


Anna Farinato 

M. 347 3551446 


Francesca Farinato 

M. 349 0066077 


A cura di  

Valeria Casella Life Coach & Content Writer 

 

 
 
 

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