QUANDO IL SALE SEMBRA ZUCCHERO: LA DIPENDENZA AFFETTIVA
- Valeria Casella

- 27 feb
- Tempo di lettura: 3 min
COSA E' LA DIPENDENZA AFFETTIVA E QUALI INSIDIE NASCONDE.

Capita a tutti, prima o poi, di confondere il sale con lo zucchero. Sono simili per colore e consistenza e, forse, sono conservati in barattoli simili. Se ne stanno lì, sul piano della cucina e basta una distrazione per aggiungere mettere uno al posto dell’altro nella tua ricetta preferita.
All’assaggio qualcosa non va. Il sapore è strano, disgustoso. Senza dubbio, smetti di mangiare o bere ciò che hai appena assaggiato.
Eppure, quando la relazione che stai vivendo ha lo stesso sapore di un espresso con il sale, ne prendi un altro sorso... e poi un altro. E un altro ancora, caso mai cambiasse qualcosa.
Così come sale e zucchero sono simili alla vista, la dipendenza affettiva può essere scambiata per amore sano. La differenza è sottile, ma profonda.
L’innamoramento: la base dell’amore romantico.
Esiste un determinato pattern fisiologico, psicologico e comportamentale che è strettamente connesso con la riproduzione umana e serve per gettare le basi nella relaziono romantica: l’innamoramento.
Questo primo periodo è caratterizzato da alcune risposte del sistema nervoso come battito accelerato e sudorazione, oltre a sensazioni di euforia, una maggiore energia e capacità di focalizzazione – sull'oggetto del desiderio – con l’obiettivo di costruire e mantenere il legame appena iniziato. Il desiderio sessuale aumenta così come aumentano i pensieri ossessivi relativamente al partner. La fase dell’innamoramento dura dai sei mesi ai due anni, periodo nel quale la relazione si trasforma, evolve e diventa più profonda.
E’ naturale, quindi, provare una sorta di ossessione verso il partner nella fase iniziale, tuttavia quando le caratteristiche dell’innamoramento vengono esasperate e prolungate nel tempo, arrivano i primi segnali di una possibile dipendenza affettiva.
Il passaggio tra innamoramento e dipendenza è caratterizzato dalla trasformazione del desiderio in bisogno necessario e del piacere in dolore.
Quando l’amore diventa dipendenza.
Quando il desiderio naturale si trasforma in desiderio compulsivo, quando più che apprezzare il tempo speso insieme si cerca di controllare l’altro, quando la paura dell’abbandono porta a mettere in atto comportamenti problematici, ecco presentarsi la dipendenza affettiva.
Nonostante la relazione inizi a causare più dolore che piacere, chi soffre di dipendenza affettiva non riesce proprio ad osservare i dati di realtà che raccontano di un rapporto che ha un sapore strano, proprio come il caffè con il sale. Chi soffre di dipendenza affettiva si sente inadeguato, inferiore e indegno di amore, convinzioni che lo portano a vivere costantemente nella paura di essere abbandonato. Convinto di poter controllare e tenere in piedi la relazione, mette in atto comportamenti compiacenti, si adatta alle richieste del partner, le esaudisce fino ad annullare se stesso, alimentando ulteriormente la sensazione di inferiorità.
E’ un circolo che si autoalimenta, riconfermando le convinzioni limitanti nel dipendente affettivo che vive i momenti di separazione come una vera e propria astinenza. La persona sperimenta quindi stati di ansia, forse di depressione, fino ad arrivare all’isolamento sociale.
Come si tratta la dipendenza affettiva?
Anche questo tipo di dipendenza, come quella dal gioco d’azzardo, dal sesso o dallo shopping, può essere trattata sia in percorsi individuali che in gruppo con l’obiettivo di ritrovare autonomia emotiva.
La psicoterapia permette di analizzare le modalità di attaccamento del dipendente affettivo per poter ristabilire un equilibrio e costruire nuovi schemi relazionali adulti e funzionali. Lavora inoltre sulla ridefinizione delle credenze personali e sui modelli di attaccamento sviluppati nell’infanzia.
Il counseling permette il riconoscimento dei propri bisogni e quindi lo sviluppo delle abilità necessarie a gestire le emozioni bloccanti o travolgenti con l’obiettivo di soddisfare le necessità del qui ed ora.
Sia la psicoterapia che il counseling permettono alla persona di esplorare, conoscere e vivere le proprie emozioni senza esserne travolto e di sviluppare una nuova consapevolezza rispetto alle proprie convinzioni personali limitanti e al filtro percettivo attraverso cui viene distorta la relazione.
A questo, Psi Studio, aggiunge il sostegno del Neurofeedback dinamico non lineare Neuroptimal che permette di regolare le risposte emotive, interrompere i pattern disfunzionali e riequilibrare il sistema nervoso per ridurre ansia e attaccamento ossessivo nella relazione.
“Un amore sano non può venire richiesto e nemmeno dato per scontato. Può solo essere un continuo scambio di dare-avere e di dialogo tra due persone indipendenti che condividono molti valori e responsabilità, e tuttavia sentono una magia infantile l'una per l'altra.” Denis Waitley
Come detto, il confine tra amore sano e dipendenza affettiva è sottile e spesso invisibile agli occhi. Quegli stessi occhi possono essere tratti in inganno dal medesimo colore del sale e dello zucchero, tuttavia è il sapore a rivelare la verità.
Se il sapore della tua relazione ti lascia con un senso di amarezza, forse è il momento di ascoltare il tuo malessere. Psi Studio è qui per offrirti un luogo sicuro in cui riscoprire il vero significato dell’amore sano e costruire relazioni più equilibrate e appaganti.
Contattaci per iniziare il tuo percorso.
A cura di
Valeria Casella
Life Coach, Counselor & Content Writer
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