LA DICOTOMIA DEL NATALE: BIANCO O BLU?
- Valeria Casella
- 7 dic 2023
- Tempo di lettura: 2 min

Dicembre è iniziato da qualche giorno, siamo alle porte della prima festività del mese che accende, simbolicamente e realmente, le luci decorative nelle nostre case e lungo le strade delle nostre città.
Proprio fuori dallo studio un enorme Babbo Natale esce dal pavimento della zona pedonale del centro di Busto Arsizio (foto) con un’aria un po’ stupita, un po’ spaesata, la stessa che – forse – abbiamo tutti noi quando le festività natalizie bussano alla porta.
Il Natale può portare con sé molta gioia ed anche molta tristezza, dipende dalla nostra inclinazione o dal momento di vita che stiamo attraversando e questo articolo vuole aiutare il lettore a fare chiarezza nella nebbia delle sensazioni che si insinua inosservata nel nostro ritmo quotidiano che, in questo mese, cambia inevitabilmente vuoi per l’arrivo dell’inverno vuoi per l’alternanza di giorni lavorativi e giorni liberi.
Alcuni fanno il conto alla rovescia in un’overdose di canzoni classiche a partire da “White Christmas” di Irving Berlin, passando per “Last Christmas” di George Michael per arrivare all’intramontabile “All I want for Christmas is you” di Mariah Carey, mentre altri si colorano di blu nella cosiddetta Sindrome del Natale. Questa Blue Christmas (blue in inglese indica un umore basso, tristezza) porta con sé ansia, disagio ed un aumento dei sintomi psicosomatici legati a questi stati d’animo.
La pressione sociale si fa sentire ed è possibile sentirsi obbligati a dover aderire all’euforia del Natale e a mostrarsi felici passando da una cena con gli amici ad un aperitivo con i colleghi mentre bisogni e desideri sono altri.
Come vivere al meglio il Natale?
Innanzitutto, è necessario sapersi ascoltare, riconoscere i propri bisogni e desideri e andare a caccia dei segnali del malessere così da poter mettere in campo tutte le risorse necessarie per mantenere il proprio benessere psicologico e quello di chi ci circonda.
È possibile cogliere le occasioni che questo momento dell’anno porta con sé: condivisione, vicinanza, calore e cura. Lo scambio di doni diventa così più che un semplice gesto materiale trasformandosi nell’opportunità di mostrare il proprio affetto incorniciato tra pranzi e cene che rinnovano lunghe tradizioni di famiglia e l’unione di usanze diverse quando il nucleo si allarga.
È naturale anche provare tristezza e malinconia quando tornano alla memoria le persone care che non fanno più parte del quotidiano il cui ricordo può però essere mantenuto vivo proprio in questi giorni. Ancora una volta è importante saper trovare uno spunto positivo anche in quelle emozioni che la società etichetta come “negative”.
Psi Studio è disponibile ad accogliere chiunque abbia bisogno di sostegno quando ansia, stress e disagio diventano insopportabili e si pone come facilitatore del cambiamento per chiunque abbia voglia di costruire nuovi obbiettivi in vista dell’anno nuovo tramite percorsi di psicoterapia, counseling e neuro feedback dinamico non lineare.
A cura di
Valeria Casella
Life Coach & Content Writer
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